Il film del mese – Marzo 2020 “Gli anni dei ricordi”
GLI ANNI DEI RICORDI
“HOW TO MAKE AN AMERICAN QUILT”
Un film tutto di donne, dalla regista Jocelyn Moorhouse alle protagoniste, Winona Ryder, Anne Bancroft, Ellen Burstyn, Kate Nelligan, Jean Simmons, Maya Angelou, ma la lista non finisce qui perché il racconto si snoda attraverso le vite delle protagoniste dall’adolescenza, interpretata da altre attrici, alla tarda età, tempo della vicenda narrata nel film.
Dal romanzo, scritto da una donna, Withney Otto è stata tratta una versione cinematografica di enorme successo negli USA. Purtroppo, non esiste tradotto e pubblicato in italiano perché sarebbe interessante. Oltre alle storie delle protagoniste, tutte avvincenti, è pieno di istruzioni e consigli sul fare Quilting con molti consigli di cucito pratico per realizzare trapunte.
Elettra Caporello, traduttrice e adattatrice di dialoghi che conoscevo bene, una punta di diamante, esperta come pochi altri, nel mestiere del doppiaggio non ha avuto scelta.
Nel 1995, parliamo di 25 anni fa, in Italia di quello che oggi con naturalezza chiamiamo Quilting e quilt non se ne sapeva pressoché nulla; esisteva il trapunto e la trapunta di italica, classica tradizione, che gli assomiglia ma è tutt’altro. Non troverete la terminologia inglese che oggi ci accomuna e rci fa parlare un’unica lingua…
Si tratta di un Quilt collettivo in stile “Baltimore” molto personale, poco aulico ma colorato e perfetto. Ogni blocco rappresenta una memoria-ricordo di ogni singola autrice.
La trama. Finn, studentessa a Berkeley è andata a trascorrere l’estate in casa della nonna Hy e della prozia Glady Joe, in California, la casa della nonna circondata da aranceti, è un tranquillo rifugio perfetto per Finn che deve portare a termine la sua tesi sui riti dell’artigianato femminile nelle culture tribali. Ma la vera ragione è riflettere sulla proposta di matrimonio di Sam. Le due padrone di casa, che nella loro vita hanno avuto varie esperienze, la aiuteranno a decidere con saggezza. Nella loro bella casa Hy e Glady Joe ospitano il “Circolo della trapunta”, formato da un gruppo di donne che lavoreranno con ago e filo alla “trapunta matrimoniale di Finn”. Ogni blocco racconterà una storia personale, centrale nella vita di ognuna di loro. Tradimenti, felicità, fughe, cuori spezzati. Ogni storia è “unica” come lo sono le protagoniste: c’è Anna, la imponente nera che è “maestra di trapunta”, erede e testimone del tempo della schiavitù; Marianna, sua figlia, romantica e sofisticata, che arriva da Parigi; Em, moglie invecchiata accanto a un marito, artista poco fedele; c’è Sofia, e le altre.
La vita di ognuna viene ricordata attraverso flash-back che si alternano alle sedute di lavoro prima sui blocchi e poi nel finale, quando sono tutte riunite intorno alla grande coperta matrimoniale da trapuntare.
Alla fine su tutto vincerà l’amore, quello con l’A maiuscola e la giovane Finn, nonostante i suoi dubbi, correrà incontro al suo futuro sposo indossando la grande coperta sotto la quale accoglierà Sam in un abbraccio “quiltoso”, l’aggettivo me lo sono inventato io. È un bel film, forse un po’ datato, ma da rivedere, io l’ho rivisto con grande piacere apprezzando alcuni particolari delle storie oltre alle immagini degli oggetti raccolti e amati (i ditali, lo yo-yo, ecc.). Siete invitate a guardarlo o rivederlo se l’avete già fatto, vi divertirete e lo amerete anche voi.