Che cos’è un Diario? Lo sanno tutti, specialmente chi, in qualche periodo della sua vita, ne abbia tenuto uno. Una specie di confessione continua di sé o degli avvenimenti che accadono intorno a lui, privati e pubblici.
Personalmente ne ho cominciati tanti. In effetti ogni anno mi ripromettevo di mettervi mano e farne, collegandoli tra loro, una specie di ‘continuum’ della mia vita attraverso il tempo. Impresa impossibile.
Mi sono anche accorta che col passare del tempo i ricordi aumentano sì ma cambiano l’aspetto delle persone e delle cose, nel senso che il come ricordavamo  è cambiato e a volte è diventato più preciso. (Basta insistere!).
Ad un diario non servono solo gli scritti, riassunti degli avvenimenti, meglio se ci sono anche le immagini. Possono essere foto, lettere, programmi di teatro, biglietti da visita, ecc. ecc. Tanti, una miriade di oggetti ricordo.

La mia passione per il Tessile, per tutto quello che riguarda stoffe o accessori credo si arricchisca e si completi trasformando in stoffa i miei ricordi, i più vari e diversi.
Non posso tralasciare di dire che il ‘diario’ è anche un genere letterario, diffuso e che ha antesignani di chiara fama uno per tutti quello di Anna Frank, ma potrei citarne molti di altri scrittori e scrittrici.
Il mio è personale, solo mio;  qualcuno ci si potrà riconoscere, ma riguarda in modo esclusivo soltanto me, la mia vita fatta di ricordi, ormai!

Quello che mostrerò è un lavoro, come si dice, ‘in progress’, fatto di pagine di stoffa, a queste pagine se ne aggiungeranno altre, me lo auguro, molte sono già in programmazione.

Spero tanto di avere il tempo per divulgarlo così che a qualcuno gli venga la voglia di farlo.

(Quello che vedete è un lavoro in progress, nel senso che finché c’è vita…)