La Stella di Betlemme
Si legge nel Vangelo di Matteo, che la nascita di Gesù era stato annunciata dall’apparizione nel cielo di Giudea di un’enorme stella con coda luminosa: una cometa. Scienziati e astronomi, si sono esercitati nel negare evidenza scientifica e storica di questo evento e con molte probabilità hanno avuto ragione.
Non così pensava Plinio il Vecchio, lo storico e scienziato romano, che aveva contato ben 7 stelle con la coda nel cielo in quel periodo. Quel Romano aveva uno sguardo speciale non solo per il cielo ma anche per la terra, osservava tutti gli eventi molto da vicino, dal vivo, infatti per osservare l’eruzione del Vesuvio si avvicinò troppo e la sua curiosità gli fu fatale.
La stella cometa sulla Capanna di Betlemme non era neppure la cometa di Halley, perché quella cometa è comparsa molto tempo dopo. Si è detto e scritto molto anche dei re Magi, quasi sicuramente erano astronomi orientali e avevano seguito la cometa per curiosità professionale.
Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova è stato tra i primi a dipingere la stella, un globo luminoso, di colore oro con una scia luminosa, sul tetto della capanna .
La stella cometa tutta d’oro e d’argento troneggia in cima all’albero di Natale e una filastrocca sulla stella, da bambini, l’abbiamo di certo imparata tutti.
La passione delle quilter americane per le Stelle mi sembra un fatto legato più al patriottismo che alla religione. La bandiera degli Stati uniti, in alto a sinistra ne annovera ben 50 quanti sono gli Stati dell’Unione ed ogni Stato ne ha una sua personale
Le stelle della bandiera sono a 5 punte, ci sono stelle a sei punte e la “Stella di Betlemme” ne ha 8 e i primi quilt con questa immagine, risalgono a più di due secoli fa.
Marie D. Webster (°), la prima storica del Quilting, ha catalogato più di trenta nomi diversi per le Stelle a 8 punte. Si può cominciare con: la “Stella sconosciuta- Unknown Star “ un tempo aveva colori splendenti adesso il rosso e il verde si sono molto scoloriti , ha più di 200 anni, fu realizzata alla fine del ‘700; la “Star of the East” tutta rossa su sfondo bianco, trapuntata agli angoli con disegno ‘pineapple’, alquanto elaborato.
Una grande stella in un quilt 83” x 84” fu realizzata nel 1933 da Christine Heide Sorensen del Nebraska, l’ha chiamata “Lone Star” (Stella solitaria) e i diamanti sono stati uniti cucendoli a macchina, i colori sono vivaci e sullo sfondo verde sono inseriti stoffe di fantasia floreale. Nella sua biografia si racconta che quando ci fu da eseguire il trapunto, il marito le costruì un telaio e molte Signore della Comunità si riunirono nel soggiorno della sua casa per quiltare insieme.
La tradizione del “quilting bee”
Ethel Ready Mackey, una raffinata quilter dell’Indiana , sempre nel 1933 realizzò una perfetta Stella di Betlemme a molti colori, blu, giallo rosa, verde e viola su fondo verde , un quilt di grande effetto 79” x 79”.
A quel tempo erano molto diffusi i kit con i modellini dei diamanti già tagliati e assortiti per colore tutti uguali, erano prodotti e allegati alle riviste di cucito, diffuse su larga scala già all’inizio del xx secolo. Questo di Ethel non è stato realizzato da un kit. È trapuntato dappertutto e il trapunto è arricchito con quattro Mariner Compass negli angoli.
Molte quilter trovavano la Stella inusuale rispetto alla tradizione e quei quilt venivano quasi sempre destinati alle camere per gli ospiti.
La “Stella di Betlemme” era servita ai Re Magi a trovare la strada verso la capanna così la “Rosa dei venti” prima e “Il Mariner compass” poi ha aiutato i marinai a trovare la rotta giusta. Un’affinità di intenti. Anche quegli arnesi da marinaio si sono trasformati in stelle a 8 punte arricchite di altre punte e poi combinate tra loro.
Le Stelle a 8 punte, non cessano di trovare seguaci entusiaste ancora oggi, perché sono una bella sfida. Tutti i pezzi devono essere perfetti e identici e serve un accurato lavoro di costruzione, un’attenzione particolare ai colori e pazienza di tipo orientale. Non ci sono limiti nella costruzione dei modelli e nella scelta dei colori. Lo sa bene chi ne ha realizzata una. Ma che soddisfazione alla fine !
Con le Stelle si cominciano a fare quilt non convenzionali, gli strumenti tecnici per il taglio e le cuciture fanno continui progressi e sostengono le sfide che ogni giorno le amiche del quilting affrontano con passione per far progredire questa Arte.
Questa Galleria ne è la prova.
Questa è la mia!
(°) La bandiera ‘stelle e strisce, composta con gli stessi colori di quella del Regno Unito, fu confezionata da una cucitrice di Philadelphia al servizio di George Washington, una certa Betsy Ross.
(°) Marie Webster è vissuta a cavallo dell’800 e del ’900 ed è stata una appassionata quilter che ha rivoluzionato il modo di fare e pensare il quilting. E’ stata la prima a pubblicare un libro “Quilts their story and how to make them” (I Quilt la loro storia e come realizzarli), dove si parla di tutto quello che riguarda il Quilt, storia, cultura, abitudini, fu pubblicato nel 1915, ristampato più volte, è di pubblico dominio.
(°) Nel romanzo di Tracy Chevalier, “L’ultima fuggitiva” Honor, la protagonista, una giovane donna che ha lasciato l’Inghilterra, mentre è in viaggio su di un carro attraverso l’Ohio, deve mostrare il contenuto del suo baule (siamo in America alla fine dell’800), perché c’è il sospetto che dentro ci sia nascosto un negro e la ragazza spaventata tira fuori invece un quilt, pieno di firme e tra lei e l’uomo a cavallo si svolge un breve dialogo:
“…me l’hanno regalata quando sono partita, quelle firme appartengono ai membri della mia famiglia, è come un saluto”
“ Un tempo anche mia madre faceva coperte imbottite, avevano tutte una grande stella nel centro, fatta di piccoli rombi”
“Sì, la Stella di Betlemme, ne ho fatta una anch’io con quel motivo, sono difficili perché bisogna essere molto precisi nel cucire le punte della stella. Vostra madre doveva saperci fare con l’ago”
Una citazione da un romanzo di successo piacevole da leggere, che ha fatto un gran ‘bene’ al mondo del quilting.
Le citazioni e i nomi usati sono tratti dal libro di Marie Webster e da altri testi storici americani e inglesi in mio possesso, di pubblico dominio.